mercoledì 12 maggio 2010
Draquila - L'Italia che trema, 2010, Sabina Guzzanti
martedì 11 maggio 2010
Harry ti presento Sally, 1989, Rob Reiner
-Ti rendi conto, vero, che non potremo mai essere amici?
venerdì 23 aprile 2010
Swept Away, 2002, Guy Ritchie
Se Lina Wertmuller fosse morta si rigirerebbe nella tomba.
mercoledì 7 aprile 2010
Il Grande Gatsby, 1974, Jack Clayton
Partiamo dal presupposto che per me Robert Redford è Hubbel. Ho sognato troppo guardando Come eravamo, ho sperato che da belloccio conservatore, stereotipo del sogno americano, lasciasse perdere tutte queste fregnacce e si trasformasse nell'amore perfetto di Kathy, la mia amata Barbra Streisand, riccia non belloccia, ma tanto combattiva e impegnata politicamente.
domenica 21 marzo 2010
Mine vaganti, 2010, Ferzan Ozpetek
mercoledì 17 marzo 2010
Kramer contro Kramer, 1979, Robert Benton
Era da veramente tanto tempo che non mi capitava di accendere la tv e spegnerla dopo un rapidissimo zapping (e provando profondo disgusto).
domenica 7 marzo 2010
Pi Greco-Il teorema del delirio, 1998, Darren Aronovsky
mercoledì 24 febbraio 2010
Che fine hanno fatto i Morgan?, 2009, Marc Lawrence
sabato 13 febbraio 2010
Up, 2009, Pete Docter, Bob Peterson
martedì 9 febbraio 2010
Stranger than fiction, 2006, Mark Forster
riesce ad essere una perfetta compilazione di pezzi davvero belli, "Stranger than fiction" è una pellicola sovrana nel suo regno,imprescindibile gemma dall'alto valore qualitativo sia narrativo, sia tecnico.
Siamo a NYC, e la vita di Harold Crick (Will Ferrell), che sembra scorrere lungo i bordi di binari omologati e di una routine maniacalmente selfmade, va in corto circuito: un mercoledi mattina, durante i suoi 76 colpi di spazzolino (contati meticolosamente, trentotto dall'alto al basso, trentotto in senso orizzontale), tutto va in tilt, inizia a sentire una voce femminile che narra l'esatto istante della sua vita in una sorta di radiocronaca: una voce narratrice fuoricampo che ne anticipa le intenzioni.
Harold inizia così a non riuscire più dove prima era impeccabile, al lavoro dove la sua notorietà e bravura di fiscalista era stimata dai colleghi, diventa impreciso e confuso, la trama della sua vita in tempo reale lo rende alienato, lo distoglie dal filo continuo che gli aveva permesso di raggiungere uno status quo che lui credeva essere un punto di arrivo.
Dopo i tentativi psichiatrici, proprio sotto consiglio di una dottoressa, entra in contatto con un professore di letteratura, interpretato da un Dustin Hoffman ironico al punto giusto,
che inizia a sondare, tramite vari questionari, quale possa essere l'autore della trama della vita di Harold.
In un'apoteosi di comicità nevrotica e surreale, Harold inizia a capire che non vi è psicosi dentro lui, ma qualcosa di più complesso.
Nel frattempo, Emma Thompson interpreta la parte di una famosa ed apprezzata scrittrice nel pieno di un blocco creativo: la sua vita, e quella di Harold Crick sono molto vicine.
Sono queste le due storie che parallelamente portano avanti la struttura del film fino a che non s'intersecano. Menzione per una splendida e sognante Maggie Gyllenhaall nel ruolo di fornaia.
Mi piace citare, al di la della commedia in sè molto ben riuscita, la godibilità dei contenuti che sono alla base della storia, ovvero, anche se sintetizzati a tratti all'osso e resi fruibili a tutti,
i significati che possono stare davanti alla parola vita, alla parola felicità, con una giusta dose di romanticismo comunque mai scontato che rende l'atmosfera davvero piacevole.
An Education, 2009, Lone Sherfig
Periferia di Londra, 1961.
lunedì 8 febbraio 2010
Tra le nuovole, 2009, Jason Reitman
Grazie Ila, grazie davvero tesoro per avermi consigliato la visione di questo film. E per avermi ricordato che il regista è lo stesso di Juno, ma non solo, anche di Thank you for smoking, che avevo adorato ai tempi.
giovedì 4 febbraio 2010
Tootsie, 1982, Sydney Pollack
Ah, delizioso. Mi ricordavo di averlo già visto da piccola con mio padre, grande amante di Dustin Hoffman, ma mi ero dimenticata completamente del meraviglioso mondo delle soap opera che fa da sfondo a tutto il film.
giovedì 28 gennaio 2010
Il Riccio, 2009, Mona Achache
"Un film che ti lascia la voglia di leggere il libro ma non la voglia di rivedere il film".
Avatar, 2009, James Cameron
“.. l'evento cinematografico dell'anno” , ..“un film da non perdere” , ..“la rivoluzione del cinema” … Sono solo alcune delle frasi che dall'uscita di questo 'capolavoro' , il 15 gennaio di questo nuovo anno, si sentono ripetere dalla tv, dai giornali e da chi l'ha gia visto.
Il film è ambientato in un futuro non troppo lontano da noi su un pianeta gigante, Pandora, con foreste pluviali e alberi che arrivano a 300 metri, il tutto su montagne che sembrano sospese nel vuoto, il che mi ha ricordato un film di Myazaki che ho visto da poco, Laputa e il castello nel cielo, che consiglio vivamente. E' abitato da diversi tipi di creature e tra queste c'è il popolo evoluto dei Na'Vi, alti tre metri e ricoperti di una pelle blu striata come le tigri. Il pianeta è ricco di minerali ma quello che tra tutti ha portato su Pandora l'RDA, una compagnia interplanetaria terrestre, è l'Unobtainium. Sarà proprio l'ambizione di ricavare profitto dal minerale che porterà Parker Selfrige (uno spietato Giovanni Ribisi) a fare battaglia al popolo Na'Vi che sfortunatamente vivono sulla zona piu ricca di Unobtainium del pianeta. Il protagonista è Jake Sully (Sam Worthington), ex marine divenuto invalido che continuerà il progetto del fratello gemello, scienziato dell'RDA, morto ammazzato. In pratica il marine deve integrarsi nel popolo Na'Vi attaverso l'uso di un AVATAR, un ibrido tra uomo e Na'Vi che è controllato dagli umani attraverso un'interfaccia mentale. Il tentativo di trovare una soluzione diplomatica tra le due parti fallirà e il film è poi un susseguirsi di amore, odio, rabbia, dolore, fratellanza, amicizia, ecc.... attraverso personaggi come Dr. Grace Augustine (Sigurney Weaver, quella di Alien), Neytiri (Zoe Saldana) figlia del capo tribu Na'Vi, Trudy (Michelle Rodriguez, ha sempre parti di donne cazzute, qui è il pilota di aeri missilistici) e il colonnello Miles Quaritch (Stephen Lang), che vede nella guerra l'unica soluzione diplomatica.
A parte la durata del film (ben 2 ore e 40 minuti con addosso gli occhiali 3D, che non sono ne pratici ne comodi), la tipologia di film che classifico come roboante e rumorosissimo e non tra i miei preferiti, la storia un pò melensa, e la terribile manifestazione di massa per vedere questo film, la mia prima esperienza in 3D non è andata cosi male, diciamo che non mi è dispiaciuta e che rifarei anche perche sono stata piu emozionata di vedere il trailer di “Alice nel paese delle meraviglie” anche lui in 3D,che sarà nelle sale a marzo 2010 e che aspetto con trepidazione.
*recensione di Chiaretta
mercoledì 27 gennaio 2010
Nine, 2009, Rob Marshall
Inizio subito dicendo che è il film più brutto che ho visto negli ultimi tempi. Non mi dilungo nemmeno a fare il paragone con Otto e mezzo, il capolavoro di Fellini a cui è ispirato questo musical. Forse non sarei neanche dovuta andarlo a vedere (Marci aveva ragione), sono partita già prevenuta, ma dello stesso regista avevo visto Chicago e Memorie di una geisha, non ero impazzita ma non mi avevano nemmeno fatto schifo... Il fatto è che si tratta proprio di un'americanata: tralascia completamente alcune parti salienti dell'originale, è anche vero che non si tratta di un remake, ma utilizza alcuni punti chiave del film per farli diventare una storiella intervallata da canti e balli. Il cast è senza dubbio stellare: Daniel Day-Lewis nella parte che fu di Mastroianni è un gran fico ed è l'unico che salvo. E' bravissimo, non c'è che dire, ma non è neanche lontanamente paragonabile all'interpretazione di Mastroianni. Neanche un po'.